Enrico Delprato, difensore e capitano del Parma, ha vissuto una serata indimenticabile al nell’ultima gara giocata al Tardini, contribuendo alla vittoria contro la Lazio con il suo terzo gol stagionale. Un’esultanza carica di emozione, sottolineata dal gesto simbolico di un bacio rivolto al cielo, dedicato alla nonna Luigina, scomparsa solo due giorni prima della partita.
Delprato è entrato nella storia recente del Parma
Nonostante il lutto familiare, Delprato ha mostrato una straordinaria forza interiore. L’1 dicembre, a poche ore dall’addio alla nonna, è sceso in campo con determinazione, segnando una rete cruciale e guidando la squadra verso una vittoria importante contro un’avversaria di alto livello. Un’energia positiva che ha permesso al Capitano gialloblu di affrontare la sfida con la massima concentrazione. Delprato è entrato così nella storia recente del Parma: l’ultimo difensore italiano della squadra ad aver segnato almeno tre gol in una stagione di Serie A era stato Paolo De Ceglie nel 2014/15. Quest’anno, il suo rendimento lo colloca tra i migliori difensori del campionato, al pari di giocatori come Giovanni Di Lorenzo e Patrick Dorgu. Non solo il gol: Delprato si sta distinguendo come una delle colonne portanti della squadra di Fabio Pecchia. Con 56 recuperi, è il giocatore di movimento del Parma con il maggior numero di interventi difensivi in stagione. Inoltre, in 11 partite da titolare, si colloca ai vertici delle statistiche difensive della squadra grazie a 12 intercetti (secondo solo a Botond Balogh); 36 duelli aerei vinti, che lo confermano come un elemento chiave nel gioco aereo e 50 respinte difensive, di cui 22 effettuate di testa. Questi numeri evidenziano il contributo fondamentale del Capitano gialloblu non solo in fase offensiva, ma soprattutto nel mantenere solidità e compattezza difensiva.