L’allenatore del Parma in conferenza stampa: “Se gioca Chichizola o Suzuki? Vedremo domani”
Il tempo delle chiacchiere è finito, da ora in avanti si giocherà solamente per i tre punti. Il Parma torna in Serie A con una missione chiara: “Tenerci stretto il nostro risultato che abbiamo raggiunto con grande sacrificio e, con l’aiuto di tutti, ci toglieremo le nostre soddisfazioni“. Parola di Fabio Pecchia che, per il debutto, gioca a nascondino con la formazione. A partire dal portiere: “Abbiamo fatto una bella rifinitura, in un bel clima, ho visto una bella voglia. Vogliamo confrontarci, giocare le partite. Poi vedremo cosa succederà sul campo. Se gioca Chichizola o Suzuki? Vedremo domani. Non mi sento di parlare di formazione il giorno prima della gara, i ragazzi lo sanno un’ora prima chi scende in campo“. Fabio Pecchia riparte così. Il Parma ritrova la Serie A dopo tre anni, lui dolo sei. “La squadra che alleno è totalmente diversa da quella che avevo a Verona l’ultima volta che ho fatto la A. C’è il mercato, ci sono le assenze, ma la struttura di questa squadra è diversa. Ci sono giovani con me da due anni che sono cresciuti insieme. E tutti insieme affrontiamo questo campionato con grande fiducia. È un momento eccezionale, che non avevamo mai vissuto in un anno e mezzo. È un momento particolare tra infortuni e squalifiche. Chiedo a tutte le componenti, al nostro pubblico, di avere un appoggio incondizionato e duraturo nel tempo. Ci servirà durante tutta la gara, a prescindere dal risultato. I nuovi arrivati devono avere tempo, Cancellieri e Almqvist sono arrivati ma devo fare le giuste considerazioni senza correre troppi rischi. Vogliamo essere il Parma: con tutte le nostre energie, con tutte le nostre caratteristiche e con la nostra gente“.
Di fronte ci sarà un avversario parecchio attrezzato come la Fiorentina, che resta una squadra ancora da rifinire. “Parlare di precarietà della Fiorentina e solidità del Parma mi sembra eccessivo. Dovremmo invertire le cose. Avremo di fronte una squadra che ha cambiato allenatore, con uno stile diverso, ma con una struttura e una squadra da Europa. Il confronto è bello e stimolante. Vorranno giocare, senz’altro. Vogliono avere il pallino del gioco e sviluppare le loro idee. Dobbiamo tenere conto delle loro caratteristiche, Kean ha esordito con me da giovanissimo. Ha velocità e forza con i trequartisti. Hanno qualità ma non cambierà il nostro modo di essere, con determinazione e coraggio. Noi sapevamo di affrontare una stagione con una rosa di giovanissimi, è un dato certo e incontestabile. C’è curiosità da parte di tutti, ma soprattutto c’è voglia di confrontarci con un campionato di Serie A, con un livello più alto. E il fatto che pochi abbiano già fatto la Serie A non andrà ripetuto ogni volta, è così e non ci possiamo fare nulla. Noi invece ci dovremo esaltare nelle caratteristiche di questo gruppo che ha bisogno di entusiasmo, leggerezza e voglia di divertirsi. Principi e valori che ci hanno portato avanti in queste stagioni“.