L’ex attaccante del Parma: “Il campionato di B è maledetto da sempre, non si può discutere tecnicamente la squadra di Iachini”
Sei gol, sei punti. Contro il Parma Cristiano Lucarelli ha fatto bottino pieno: “Fosse sempre così non sarebbe male – spiega in conferenza stampa -, siamo stati bravi all’inizio dei due tempi, avevamo previsto di partire forte per far perdere fiducia al Parma. Due partenze forti potevamo evidenziare alcune loro difficoltà che potevamo sfruttare. Ovviamente il Parma ha qualità di palleggio, dal punto di vista tecnico può sempre metterti in difficoltà, il gol del 2-2 parla da solo. Abbiamo giocato una battaglia, anche oggi perdiamo quattro giocatori, ma l’unico modo per metterli in difficoltà era tenere i ritmi alti. Alessandro? Oggi c’era ma è stata la prima partita che vedeva, è sempre in giro in C a monitorare i prestiti. Non mi è stato molto d’aiuto, ovviamente non mi avrebbe mai aiutato perché ha il Parma nel cuore, piuttosto mi manda fuori strada. Penso che il Parma abbia una proprietà forte, il campionato di B è una brutta bestia, va conosciuto, non bastano i grandi nomi per vincere. Anche il nostro anno eravamo tanti giocatori di A, dati favoriti, poi nelle prime dieci fummo contestati e toccammo il terzultimo posto. Il campionato di B è maledetto da sempre, non si può discutere tecnicamente il Parma, ha giocatori importanti, Buffon, Pandev, Tutino, Inglese, Correia, Danilo, Vazquez. La rosa è profonda, nonostante gli mancassero cinque giocatori non potevo gioire perché cambiava poco. Serve correre tanto, serve l’umiltà per mettersi al pari di squadre come noi, composte da sconosciuti. Quando scendi dalla A dopo aver giocato a San Siro devi essere bravo a trovare le motivazioni. Proprietà, management, scouting del Parma sono forti, serve capire il nostro calcio e poi la proprietà avrà soddisfazioni, la piazza lo merita perché ha vinto tanto e ha visto grandi giocatori“.