Era ricoverato al Maggiore di Parma. Nel 2020 è entrato nella Hall of fame del calcio italiano, nel luglio 2021 viene nominato dirigente benemerito AIA dal comitato nazionale AIA
E’ morto all’età di 91 anni Alberto Michelotti, uno dei volti della città più popolari di sempre. Era ricoverato all’Ospedale Maggiore. Michelotti è stato uno degli arbitri italiani più grandi di tutti i tempi, un parmigiano verace dell’Oltretorrente. E’ li che è nato, Alberto 91 anni fa, nel cuore di una città che lo ha amato e che adesso si stringe intorno alla sua famiglia in questo momento di dolore.
Comincia la sua carriera da portiere, arrivando fino alla vecchia Serie C. Poi decide che è il momento di lasciare il calcio, ma non di uscire dal campo. Diventa arbitro, ma ha 30 anni, forse un po’ troppi per intraprendere la carriera professionale. Poco male, brucia le tappe e debutta in Serie A nel 1968. Il 14 aprile, gli tocca Napoli-Varese. Sempre l’ex Stadio San Paolo, questa volta nel 1981, gli tributa il saluto alla carriera dopo 13 anni di carriera. Questa volta la partita è una di quelle imperdibili: Napoli-Juventus. Al termine della quale, il San Paolo con uno striscione gli serve l’ultimo tributo: “Albè, tu si ‘na cosa grande”. A livello nazionale, fu protagonista di ben 3 finali di Coppa Italia: Fiorentina-Milan (28 giugno 1975), Roma-Torino (17 maggio 1980) e ancora Torino-Roma (17 giugno 1981).