L’ex centrocampista del Parma torna al famigerato match con la Juve del gennaio 2000. “Ce l’avevo col sistema, dopo non è cambiato nulla”
L’ex centrocampista del Parma, Dino Baggio, intervistato dal Corriere del Veneto, è tornato sul famigerato match con la Juve del gennaio 2000 in cui dopo l’espulsione mimò il gesto dei soldi all’indirizzo del compianto arbitro Farina. “Non mi sono pentito. Ce l’avevo col sistema non con l’arbitro ma anche facendo quel gesto plateale non è cambiato nulla. Dopo comunque si è visto cos’è successo con Calciopoli“.
PARMA. “Avevamo uno squadrone formato tutto da nazionali che ha trovato l’apice con Malesani in panchina. Sono rimasto sette anni coi crociati. Zola era un fenomeno, poi c’era Tino Asprilla, un tipo scherzoso e un uomo spogliatoio. Portava allegria e stemperava la tensione con i suoi balletti e lo stereo sparato a palla“.
NEL CUORE. “Tuttora a Parma ci torno quando posso e vado a trovare gli amici. Poi amo anche Torino, ma sponda granata, dove ho iniziato la mia carriera nelle giovanili“.