I crociati, avanti di due reti sul campo della Spal, crollano nel finale e si fanno raggiungere in pieno recupero. Altro rosso per Vazquez
Un’altra rimonta, la seconda in questa stagione, che rievoca da vicino gli spiacevoli ricordi dello scorso anno. Il Parma, avanti di due reti sul campo della Spal, si butta via ancora una volta incassando il 2-2 in pieno recupero che grida vendetta. Mancanza di carattere, incapacità di gestire il vantaggio e paure croniche mai del tutto superate oltre alla discutibile sequenza dei cambi: c’è un po’ di tutto nella quarta gara consecutiva senza i tre punti per i crociati che rimangono imbottigliati a centro classifica e, al momento, non sembrano disporre di quelle qualità e caratteristiche al fine di tentare l’assalto alla promozione diretta.
ROSSO VAZQUEZ. Si è spesso parlato del rendimento carente di alcuni giovani della rosa, che hanno bisogno di crescere e maturare, ma il problema ora riguarda anche i “senatori”: e se Buffon e Schiattarella, seppur ampiamente sufficienti, forse hanno qualche responsabilità sui due gol degli estensi, ben più grave e imperdonabile è la sciocchezza di Vazquez che, appena subìto il pareggio, allarga il braccio per divincolarsi dalla marcatura di un avversario e rimedia così la seconda espulsione in sei giornate (una, appunto, saltata causa squalifica). Un comportamento non accettabile da parte di un giocatore con la sua esperienza, che pure mezz’ora prima aveva timbrato l’illusorio 2-0 al termine di una delle poche azioni corali viste in questo primo mese e mezzo di campionato.
RIMPIANTI E CAMBI. Al di là dello sfortunato palo di Inglese, il Parma ha avuto più volte sui piedi l’occasione per mandare definitivamente al tappeto la Spal ma non è riuscito a blindare il risultato, complice la troppa leggerezza e la scarsa precisione in fase offensiva. Dietro, invece, il black-out è durato una decina di minuti, il tempo necessario agli estensi, tutt’altro che irresistibili, di rimettersi in careggiata e riprendere in extremis una partita ormai segnata. Qualcosa ha da recriminare anche Maresca, che non è stato d’aiuto alla squadra al momento delle sostituzioni: lasciano perplessi gli ingressi di Busi da esterno alto, che non azzecca un passaggio, e nel finale di Correia e dell’esordiente Bonny, giovani, acerbi e non propriamente le scelte migliori quando c’è da alzare il muro e portare a casa il risultato. Unico aspetto positivo la sosta che consentirà alla truppa ducale di ricompattarsi, dimenticare gli ultimi passi falsi e preparare al meglio la prossima sfida casalinga contro il Monza, altra grande delusione del torneo cadetto.
