Il portiere torna a essere SuperMan: in un video al Tardini da uno scrigno, quello dei ricordi, si rimette la maglia di un tempo
Non tutti i supereroi indossano una maschera. Ad esempio Gigi Buffon, che a Parma si è guadagnato il titolo di SuperGigi – sarà per la maglietta che ha sfoggiato dopo il rigore parato a un altro alieno, Ronaldo – ha mantenuto sempre la stessa cera. La sua, quella tipica di un ragazzone eterno, che ti dà fiducia al primo sguardo. Avverti un senso di sicurezza se incroci i tuoi occhi con i suoi. Che un po’ è lo stesso senso che percepisci quando gli stringi la mano, o quando con la mano ti stringe a sé. Magari dopo una parata, o un gol salvato sulla linea. Buffon non ha avuto bisogno di maschere, è bastata la sua espressione per convincere Krause.
He is back where he belongs.
He is back home.#SupermanReturns ???@gianluigibuffon @Kyle_J_Krause @ParmaCalcio_en pic.twitter.com/bh2FO6P8YX— Parma Calcio 1913 (@1913parmacalcio) June 17, 2021
Ok, avrà qualche capello grigio, segno del tempo che passa anche per chi ha i superpoteri. Si chiama esperienza, tipica di chi ha 930 partite sulla groppa, e pazienza se 40 di queste le ha giocate in Serie B. E’ tornato a casa. E’ qui a Parma, al Tardini che – senza mantello – ha cominciato a volare. E senza mantello e senza maschera, Buffon si catapulta verso una nuova avventura, con vista sul prossimo Mondiale che passa per forza di cose attraverso una vittoria del campionato cadetto con la sua maglia. Quella del Parma. Magari sotto metterà ancora quella di Superman da sfoggiare in momenti particolari, chissà: i supereroi in fondo non hanno età.
E, nel caso di SuperGigi, neanche maschera, né mantello. Solo due mani enormi per afferrare un sogno. Che si chiama Serie A. Anzi due: l’altro si chiama Mondiale. Sono le 11:50 quando Parma e il Parma riabbracciano il loro supereroe, dopo 7305 giorni. Un’eternità, che non ha scalfito certezze.