Nelle ultime sessioni di mercato le due società si sono spesso sedute al tavolo senza però mai arrivare alla fatidica fumata bianca
In principio fu Luigi Sepe, che avrebbe dovuto rimpiazzare Sirigu diretto alla Roma poi nell’ultimo giorno della sessione estiva si parlò addirittura di un possibile scambio tra i due portieri. Nasce da lì la serie degli affari sfumati sull’asse Parma–Torino che hanno caratterizzato gli scorsi mesi di mercato. Tanti i nomi in ballo, nessuno però è passato da una sponda all’altra: il più vicino, probabilmente, è stato Jasmin Kurtic che a gennaio aveva chiesto la cessione per riabbracciare il ds Vagnati, col quale è in ottimi rapporti fin dai tempi della Spal. L’offerta di quattro milioni fu respinta al mittente perchè il tecnico D’Aversa, tornato in sella da poche settimane, preferì non privarsi del centrocampista sloveno nella corsa salvezza.
BONAZZOLI SUL GONG. Ma in quei giorni caldissimi si parlò anche di Verdi, sul quale i granata non volevano realizzare una minusvalenza, e, soprattutto, di Bonazzoli, di proprietà della Sampdoria, trattato dopo gli arrivi di Pellè e Zirkzee e poi mollato all’ultimo proprio per mancanza di spazio nella lista Over. La società del presidente Cairo propose anche Nkoulou in cambio di Kurtic ma il Parma si mise di traverso e l’operazione non andò in porto. Ora alcune piste potrebbero riaprirsi in estate, prima però c’è un campionato da finire e onorare fino in fondo.
