La squadra è parsa coesa, battagliera e non certo remissiva adattandosi ai vari momenti della partita grazie all’elasticità del centrocampo
Il sostanzioso aiuto della dea bendata da una parte, l’atteggiamento mentale dall’altra. Così la Gazzetta di Parma esalta il punto insperato strappato dal Parma a San Siro contro il Milan, definita la squadra più in forma di tutta Europa nel periodo post lockdown. I crociati hanno fatto la partita che potevano: Liverani ha schierato una linea rocciosa e poco votata alle escursioni offensivi chiedendo ai centrocampisti di appoggiare l’azione con gli inserimenti e un lavoro di sacrificio a Gervinho e Karamoh in fase di non possesso. Nonostante gli accorgimenti i rossoneri, oltre ai due gol, hanno colpito quattro legni, si sono visti annullare un’altra rete per questione di centimetri e si sono dimostrati nettamente superiori anche in possesso palla, tiri in porta e corner.
COESIONE. Ma il Parma non ha affatto demeritato: è apparso coeso, battagliero e non certo remissivo adattandosi ai vari momenti della partita grazie all’elasticità del centrocampo capace di interpretare al meglio entrambe le fasi.
MANCATE RIPARTENZE. Semmai, rimarca il quotidiano locale, l’unico rammarico è legato alle mancate ripartenze dal 2-0, poi diventato subito 2-1, in avanti. Da quel momento il Parma non è più stato in grado di contrattaccare alle spalle dei terzini del Milan che avrebbero concesso ampie praterie. Gervinho e Karamoh si sono spesi in tante corse all’indietro che hanno dato una grossa mano per aiutare la difesa ma, allo stesso tempo, tolto energie da sfruttare nelle ripartenze. Resta il fatto che l’atteggiamento è quello giusto, a patto di replicarlo anche di fronte al Cagliari.
