L’ex crociato Massimo Barbuti applaude la prova del Parma in casa dell’Inter. “Gervinho è l’arma in più, Liverani deve adattarsi agli uomini”

Torna “L’Angolo del Bomber” con l’ex crociato Massimo Barbuti che commenta il pareggio raccolto sabato sera in casa dell’Inter. “Far risultato contro l’Inter a San Siro è una buona iniezione di fiducia e dà sicuramente stimoli. Era importante continuare a muovere la classifica, il Parma deve costruirsi la salvezza passo dopo passo“.

Si aspettava di rivedere Gervinho a questi livelli?

“Gervinho è uno spirito libero, non puoi dargli compiti precisi. E’ l’arma in più del Parma, un giocatore particolare che ha cali di tensione, a volte si estranea dalla partita ma quando parte sono cavoli amari per gli avversari. I compagni devono essere bravi ad innescarlo nei tempi giusti, in quel caso sa essere devastante“.

Quanto ci vorrà per ammirare il vero Parma di Liverani?

“Di tempo gli allenatori non ne hanno mai molto, dal punto di vista tattico nessuno inventa più niente. Liverani ha fatto bene a Lecce ma deve capire dove i singoli giocatori possono esprimersi al meglio. Non mi focalizzerei troppo su un modulo fisso, meglio trovare il ruolo giusto ai componenti della rosa“.

Come inquadra il prossimo match con i viola?

“La Fiorentina è sempre pericolosa, per le caratteristiche di Gervinho il Parma si esalta di più fuori che in casa. Ma deve pensare solo a se stesso, non agli altri. E’ importante la ferocia e la determinazione che senza pubblico sono venute meno per la mancanza di carica agonistica trasmessa dai tifosi”. 

Porte chiuse e Covid: è una serie A diversa?

“Il calcio non può andare avanti così, il campionato è falsato. Si vedono tanti gol come mai si erano visti nella storia: i calciatori sono più sciolti, sembrano quasi più in allenamento che in partita. I casi di Covid rappresentano un grosso problema per l’allenatore, non sa mai chi ha a disposizione ma allo stesso tempo deve essere bravo a tenere sul pezzo l’intero organico”.