L’ex medico della Nazionale: “Dovranno essere considerate le differenze tra Serie A, B e C. I club delle serie minori non possono fare tamponi ogni 4 giorni”
Messa in archivio la stagione 2020/2021, il mondo del calcio guarda al futuro tra tanta speranza e ancora un po’ di incertezza perché il coronavirus non è ancora sconfitto. Ma come comportarsi? Per il momento il nostro sistema ha retto con regole ferree e protocolli abbastanza stringenti che, però, ora, devono essere cambiate, come sostiene anche l’ex medico della Nazionale, Enrico Castellacci.
“Sono d’accordo con Gravina: si dovranno valutare quali protocolli attuare e quali vanno cambiati. Bisogna farlo adesso, non si può aspettare il 15 settembre – ha detto a TMW -. Dovranno essere considerate le differenze tra Serie A, B e C. Ora ogni si devono fare i tamponi ogni quattro giorni, ma per le società delle serie minori è insostenibile. Gravina ha posto il problema, ora è il momento che le commissioni si riuniscano e differenzino i protocolli sulla base della contagiosità“.