Nell’ultimo impegno stagionale al Tardini i crociati vanno in vantaggio, giocano meglio poi subìscono la rimonta dell’Atalanta più cinica
Un tempo a testa ma alla fine vince l’Atalanta che nei primi 45′ è andata in sofferenza come mai gli era accaduto prima d’ora almeno in questi mesi. Nell’ultimo impegno stagionale al Tardini il Parma lotta praticamente alla pari contro una delle squadre più forti d’Italia e non solo e si arrende solo alla distanza in rimonta dopo esser passato in vantaggio grazie all’ex Kulusevski, salito in doppia cifra.
INTENSITA’. I crociati giocano una prima frazione pressochè perfetta a livello tattico, imbrigliando gli orobici ancora in corsa per il secondo posto. Gollini salva su Gagliolo poi Kulusevski centra in pieno il palo a testimonianza di un dominio netto a cui manca solo un pizzico di cattiveria in più sottoporta. Gli sforzi, tuttavia, si concretizzano al 43′ quando il talento svedese sfrutta un rimpallo e da pochi passi timbra il decimo gol in campionato.
REAZIONE DEA. Nella ripresa si vede fin da subito un’Atalanta più aggressiva, che però si sbilancia in avanti e rischia parecchio in occasione di un paio di ripartenze di Kulusevski. L’episodio che cambia l’inerzia del match è la punizione di Malinovskyi al 25′ che “buca” letteralmente la barriera e si infila al centro della porta di Sepe. Gli spazi per colpire non mancherebbero ma qui emerge il maggior cinismo e le qualità individuali degli ospiti che a sei minuti dalla fine completano il sorpasso con Gomez. Il Papu, che non segnava dalla gara d’andata dello scorso gennaio, fa un tunnel a Kurtic e di sinistro la piazza nell’angolino basso. Hateboer si immola nel finale sul destro a botta sicura di Dermaku che poteva valere un meritatissimo punto. Fine delle trasmissioni, al Parma restano solo gli applausi (virtuali) e il rimpianto di non poter più raggiungere l’obiettivo di quota 50.