L’idea di fondo è quella di costituire tre fasce differenti ma bisogna garantire un vantaggio a chi è posizionato meglio in classifica
L’unica certezza è che le modalità di svolgimento di play-off e play-out dovranno essere stabilite e ufficializzate entro il 20 giugno, data della ripresa del campionato. Il piano B in caso di nuovo stop, voluto fortemente dal presidente della Figc Gravina, non piace affatto ai club di serie A che, però, come sottolinea il Corriere dello Sport, ora potranno avanzare una loro proposta. Sempre se riusciranno a trovare un’intesa interna.
VANTAGGIO. La Lega vorrebbe tutelare il più possibile il principio del “merito sportivo” e garantire un meccanismo che assicuri una posizione di vantaggio a chi è piazzato meglio in classifica. Tra le ipotesi sul tavolo un limite di punti di distacco per consentire l’accesso alla fase post-season sulla falsariga di quanto avviene già in serie B. Oppure due risultati su tre a disposizione (e fattore campo) a quella più in alto in graduatoria.
TRE FASCE. Indicativamente si pensa di suddividere le venti squadre in tre fasce differenti: una per le prime posizioni (scudetto ed Europa), un’altra per quelle intermedie (ogni piazzamento significa un premio finale più o meno elevato) e l’ultima per la salvezza. Ancora da decidere la distribuzione, specialmente, nell’ambito della poule scudetto che potrebbe coinvolgere un numero variabile da quattro a otto compagini. Ma non sarà facile convincere i dirigenti dei top club che a quel punto rischierebbe di giocarsi titolo e qualificazione Champions con Verona e Parma.