Nel caso in cui non si finisse il campionato resta viva la formula più breve che vedrebbe i crociati in lizza per Europa League o scudetto
Solo il 28 maggio si saprà se il campionato potrà ripartire e disputare le rimanenti 124 partite entro il 20 agosto. Nel caso in cui ci fossero ulteriori slittamenti si cercherà di ricorrere alla formula di play-off e play-out, in tempi e modi ancora da stabilire. Tra le ipotesi, quella più concreta è di dividere le venti squadre in tre gironi: uno in lotta per lo scudetto, uno per l’Europa League e un altro per la salvezza. Il Parma, come sottolinea la Repubblica, rientrerebbe tra gli otto club di centro classifica che si contenderebbero l’ultimo posto disponibile in Europa e maggior introiti dai diritti tv derivanti da un miglior piazzamento.
SCUDETTO. Se si dovesse sposare una formula più ampia a dodici squadre, i crociati potrebbero competere anche nella poule scudetto, partendo dal turno preliminare. Una fase post season simile, per certi versi, a quella già affrontata tre anni fa in Lega Pro, quando in quattro settimane, tra il 21 maggio e il 17 giugno, il Parma uscì vittorioso dall’interminabile lotteria dei play-off ottenendo la promozione in serie B. Chiaro che i valori oggi sarebbero ben diversi ma di sicuro la truppa di D’Aversa, che in qualsiasi modo non rischia di essere invischiata nel discorso play-out, non avrebbe nulla da perdere.