L’ex Parma torna sul rapporto con Ancelotti: ” Io con Carlo non ho mai avuto problemi, né lui con me: quella storia al Parma era destinata a finire ed è così che doveva andare”
Il calcio può e deve ripartire. Ne è convinto Gianfranco Zola e da uno che ha messo in campo qualità e fantasia, non puoi che aspettarti un pensiero positivo legato alla ripresa dei match: “Capisco che ci sia un senso di profonda preoccupazione ma rivedere le squadre in campo può aiutare a ritrovarci dandoci allegria. Una carica anche simbolica molto importante. Ognuno deve dare il proprio contributo, da chi dirige il Paese alla gente comune Un grande sforzo collettivo per tornare alla normalità. Il calcio può aiutare a ritrovarci, perché dispensa allegria“.
Raggiunto dai collegi del Corriere dello Sport, l’ex fantasista del Parma ha analizzato anche il suo tormentato rapporto con Carlo Ancelotti che oggi, però, sembra essere migliorato: “Ci siamo visti tante volte, per confrontarci chiacchierare. È un grande allenatore e una persona perbene. Io con Carlo non ho mai avuto problemi, né lui con me: quella storia al Parma era destinata a finire ed è così che doveva andare. Ma non ci sono responsabilità sue, né mie. E poi quella cessione al Chelsea penso che abbia lasciato in ognuno soddisfazione. Io mi sono trovato all’inizio di un ciclo meraviglioso, in una città che poi è diventata casa mia“.
Zola ha visto debuttare un totem della storia del Parma e della Nazionale, Gianluigi Buffon: “Capii subito che eravamo di fronte a un ragazzo destinato a diventare leggenda. Ci ho preso subito, anche se era facile. Mi è sempre piaciuto il calciatore e ancor prima l’uomo: solare, positivo, trascinante, carismatico. Quando ti allenavi, se decideva di non farti fare gol, diventava complicato e quasi impossibile riuscirci. S’è meritato quello che ha inseguito e sono felice per lui“.