Il Comitato tecnico-scientifico analizzerà in settimana il nuovo protocollo Figc ma intanto si seguono regole ferree per le sedute individuali
In attesa che il Comitato tecnico-scientifico si esprima in settimana sul nuovo protocollo della Figc per la ripresa degli allenamenti di squadra, la serie A, come riferisce il Corriere dello Sport, segue scrupolosamente le regole ferree sulle sedute individuali, emanate in un documento di 32 pagine dell’Ufficio per lo sport del ministero, che si basano su tre punti cardine fondamentali: test medici anticipati, distanza di sicurezza e psicologo.
TEST MEDICI ANTICIPATI. Previsti esame clinico e tampone, molto prima della fatidica data del 18 maggio, per i calciatori suddivisi in due gruppi, ribattezzati Covid+ e Covid-. Da una parte i positivi accertati, i guariti ma anche coloro che hanno accusato sintomi da coronavirus, dall’altra gli asintomatici che includono i non testati e quelli che sono stati a contatto con i positivi (compresi i familiari) sempre rimasti asintomatici. Poi i controlli si diversificano a seconda se si è entrati in contatto con la malattia (lo dice il test sierologico) oppure se si è negativi (tampone da ripetere ogni quattro giorni).
DISTANZIAMENTO. Un metro di distanza è considerato sufficiente a prevenire la trasmissione, ma “meglio due“. “In caso di camminata a 4 km/h un soggetto in scia deve mantenere una distanza di sicurezza di 5 metri; in caso di corsa a 14,4 km/h la distanza per due soggetti in scia deve essere di circa 10 metri“. Orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare i contatti nelle zone comuni e massima attenzione alle attività effettuate anche all’esterno del centro sportivo anche con i familiari.
PSICOLOGO. Le società sono invitate ad attivare “il supporto psicologico in forma autonoma o consortile” se emergono “perplessità alla ripresa del lavoro, riduzione della motivazione e della performance a causa dell’ansia, incremento dei rischi di infortunio legati a stress o difficoltà di concentrazione“.