Il monte ingaggi dei ducali tocca 30 milioni di euro annui, dai 180mila euro di Colombi fino al milione e mezzo di Darmian

In tempi di coronavirus, il calco giocato lascia spazio a temi burocratici ed economici e in cima alla lista dei problemi da risolvere in tempi di crisi c’è la questione stipendi dei calciatori. La Juventus ha annunciato di avere trovato un accordo coi propri tesserato che porterà a un risparmio sul bilancio 2020 di circa 90 milioni di euro, dimostrando che un’intesa è possibile e anche in tempi brevi.

La domanda ora è: cosa faranno gli altri club di Serie A. Il vertice Lega-Aic in programma oggi, alle 18.45 potrebbe servire per tracciare una direzione. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, i club presenteranno al sindacato dei calciatori le proposte per abbassare in maniera sostanziosa la quota 1,2 miliardi (il monte stipendi totale della A dopo il taglio della Juventus). Le ipotesi sono due: la sospensione immediata degli stipendi per il periodo di tempo non lavorato oppure la richiesta di uno taglio proporzionato all’entità dell’ingaggio di ogni giocatore. Inter e Roma sono le società che garantiscono ai propri giocatori gli stipendi più ricchi e potrebbero quindi avere più interesse al rinvio di una parte degli ingaggi nell’esercizio 2020/21. Napoli e Milan non faranno trattative individuali, così come dovrebbe fare anche il Parma il cui monte ingaggi tocca 30 milioni di euro annui, dai 180mila euro di Simone Colombi fino al milione e mezzo di Matteo Darmian.