Il direttore sportivo del Parma: ” Il centro sportivo è chiuso, lo stiamo disinfettando e vedremo come andrà. La fretta di iniziare il campionato, che riscontro in qualche squadra, non la capisco”
Il direttore spoetivo del Parma è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio, nel corso del programma Maracanà per parlare della situazione legata al Coronavirus.
“Abbiamo una società che ci tiene al territorio. Siamo stati i primi a decidere una sottoscrizione all’ospedale del Parma. Ne faremo altre. Al momento però con i giocatori ci sentiamo da casa. Non è semplice, abbiamo fatto fatica, spiegargli di stare fermi a casa è stata dura. Ci siamo organizzati in diversi modi. Stiamo cercando di ovviare a delle criticità. Il centro sportivo è chiuso, lo stiamo disinfettando e vedremo come andrà. Tutta questa fretta di iniziare il campionato, che riscontro in qualche squadra, non la capisco. Ora viene prima la salute. L’emergenza andrà avanti ancora per un bel po’, non è semplice andare avanti. Dobbiamo stare attenti e non farci prendere dalla smania di tornare in campo. Si troverà sicuramente una soluzione. E’ una situazione particolare, cambia tutto. Le date non esistono più. Ci sarà buonsenso, a partite dai giocatori in prestito. Non è una cosa voluta da noi. Ci vuole un passo da parte di tutti, per concludere la stagione. Per ora meglio pensare alla salute. Il ragionamento può essere giusto, ma per ora non se ne parla. Prioritaria al momento è la salute dei calciatori, di tutti noi. Poi troveremo delle soluzioni. Se non si potesse andare avanti, non credo sarebbe giusto bloccare la classifica come è ora. Io andrei ad oltranza. Quando sarà possibile tornare alla normalità, anche a porte chiuse, si deve tornare a giocare. E rimodulare tutti i calendari futuri. E’ giusto che finisca il campionato. Mi dispiace sentire di squadre che vogliono tornare ad allenarsi prima. Ci sono squadre come la nostra che sono in situazione di insicurezza totale. Non si capisce la situazione“.