Il 4 febbraio del 1990 moriva l’allora presidente del Parma che non fece in tempo a vedere la promozione della sua squadra in serie A
Il Parma era ben più di una ragione di vita e ancora oggi i tifosi lo ricordano come il “Presidente” con la “P” maiuscola. Trent’anni fa, il 4 febbraio del 1990, moriva Ernesto Ceresini che non fece in tempo a vedere la promozione della sua squadra del cuore in serie A, avvenuta pochi mesi più tardi in un indimenticato derby contro la Reggiana al Tardini.
IL PRESIDENTE. Rilevò il club all’inizio della stagione 1976-77 dopo la gestione Foglia–Musini e il dottor Giorgio Orlandini gli propose subito di ricoprire la carica di presidente. In tredici stagioni e mezzo condusse il Parma dalla C fino alle porte della massima serie lasciando un vuoto incolmabile in tutta la piazza e nel figlio Fulvio che ne raccolse l’eredità e rimase a lungo nei ranghi dirigenziali.
Da 30 anni quella di oggi non è una data come le altre: Ernesto #Ceresini sempre con noi! ????#StoriaCrociata #ForzaParma pic.twitter.com/F3ViToQcvp
— Parma Calcio 1913 (@1913parmacalcio) February 4, 2020