Tra un ora gli uomini di D’Aversa scenderanno in campo nella trasferta di Cagliari, una partita che li vede ridotti ai minimi termini in fatto di rosa
31. Non è il numero dei giorni di gennaio, ma è il numero di punti che accomuna Parma e Cagliari in campionato. Due squadre che hanno al momento gli stessi obiettivi. La salvezza da un lato, e l’Europa dall’altro. Due realtà piccole, poco blasonate, ma che ora più che mai permettono al loro pubblico di sognare ad occhi aperti.
SOGNARE SI PUO’. Il Parma scenderà al Tardini con l’acqua alla gola (come ha fatto spesso quest’anno in campionato) dato il numero di assenti. Il mercato ha portato qualche rinforzo, come Kurtic, Caprari e Radu; ma ha tolto anche tanto all’organico. Per ultimo Gervinho, che sembra aver cambiato i suoi piani all’ultimo momento, esprimendo la voglia di lasciare la “baracca” in mano ai suoi compagni. Oggi il Parma dovrà dare dimostrazione di cuore. Dovrà scendere in campo con il coltello tra i denti e neanche quello potrebbe bastare. Servirà il ruggito di tutti e la spinta di quello spicchio di tifosi che coloreranno di gialloblù la Sardegna Arena. Una vittoria dimostrerebbe tanto. Sarebbe la riprova che questa squadra, questo Parma può volare alto senza farsi tappare le ali, lì dove l’aria profuma di sogni e di Europa