E’ un brutto momento per il turco: “Non ho il mio diritto alla libertà, quello di esprimermi e quello al lavoro. Quale ruolo ho avuto nel golpe?”
“Non mi è rimasto niente, Erdogan si è preso tutto ciò che era mio: il mio diritto alla libertà, quello di esprimermi e quello al lavoro“. Le parole sono quelle di Hakan Sukur, ex calciatore del Parma che ha cambiato vita. L’ex calciatore turco ha spiegato al “Welt am Sonntag” le sue difficoltà. Per guadagnarsi da vivere vende libri e guida un Uber per le strade di Washington.
Dal calcio alla politica, la sua vita è cambiata. Sukur era un fedelissimo di Fetullah Gulen, leader di un movimento all’inizio alleato di Erdogan ma poi additato dallo stesso come ostile. Su Sukur, come su altri appartenenti al movimento, pende un mandato d’arresto.