Strepitosa prestazione della squadra di D’Aversa che espugna Napoli grazie alla premiata ditta Kulusevski-Gervinho e lo stacca in classifica
Una vittoria capolavoro e un esame di laurea superato a pieni voti dal Parma. La Gazzetta di Parma esalta la prestazione superlativa dei crociati che hanno sbancato il San Paolo rovinando l’esordio di Gattuso in panchina e ora staccano il Napoli, dietro di tre lunghezze in classifica.
PARTENZA SHOW. Pronti via e i partenopei compiono una serie di madornali errori nella loro metacampo, subito concretizzati dagli ospiti: al 4′ Cornelius “vela” la rimessa laterale di Gagliolo, Kulusevski si avventa sulla palla, sfruttando un liscio di Koulibaly, e trafigge Meret per l’immediato 0-1 del Parma. Che spreca con Cornelius e Gervinho un altro invitante contropiede prima che il centravanti danese accusi un nuovo problema muscolare ai flessori e costringa D’Aversa al primo cambio forzato (dentro Sprocati, Kulusevski passa a fare il “falso nueve”).
LENTA REAZIONE. Il Napoli prova a riorganizzarsi e fallisce due ottime occasioni a causa della mira imprecisa di Zielinski e Insigne, entrambi soli davanti a Sepe che si limita all’ordinaria amministrazione. Ben più impegnato il collega Meret che al 41′ si supera per deviare sul palo interno la fiammata di Gervinho, inarrestabile nelle ripartenze. In pieno recupero l’arbitro Di Bello concede e poi revoca, grazie all’ausilio del Var, un calcio di rigore inesistente dovuto ad un leggero tocco di Hernani su Zielinski avvenuto però al limite dell’area.
SOFFERENZA. Nella ripresa la sofferenza si accentua e serve un super Sepe a respingere a stretto giro di posta la punizione di Insigne diretta all’incrocio e il doppio tentativo di Milik, prima in diagonale poi di testa. Ma sempre il polacco firma il pari saltando più in alto di Iacoponi e girando in fondo al sacco il preciso traversone da destra del neoentrato Mertens. D’Aversa inserisce prima Grassi poi Pezzella, passando al 3-5-2, il Parma barcolla ma è sempre vivo grazie anche alle progressioni di Gervinho che in diagonale spaventa Meret bravo a salvarsi di piede.
APOTEOSI. Sono le prove generali del gol che arriva proprio al 93′: ennesimo contropiede in campo aperto, Gervinho appoggia a Kulusevski che gli offre un assist di ritorno al bacio solo da spingere in rete. L’ivoriano di piatto non perdona e regala una vera impresa ai crociati, ora al settimo posto in solitaria. Tanto di cappello a questa squadra che riesce ad andare oltre i suoi limiti per merito, anche e soprattutto, di D’Aversa che sta dando un’impronta precisa al gruppo. Nel segno di compattezza, volontà, organuzzazione e spirito di sacrificio.
