Tuttosport mette in risalto le prestazioni dei due “vecchietti”, 68 anni in due, che si stanno rivelando l’arma in più della sorpresa Parma
ESPERIENZA AL POTERE. Il neopromosso Parma è la sorpresa del campionato, trascinato dall’esperienza di Alves e Gervinho, 68 anni in due, che hanno smentito tutti gli scettici fugando ogni dubbio sulle loro condizioni fisiche e motivazioni. I due colpi estivi del ds Daniele Faggiano stanno facendo la differenza all’interno della rosa gialloblù che, al di là di avere l’età media più alta della serie A (29,3 anni), in realtà scoppia di salute quando si tratta di correre, ripartire e ripiegare in fase difensiva.
DA BRUNO NON SI PASSA. Il capitano dei ducali, che proprio oggi compie 37 anni, è sempre stato presente dall’inizio alla fine nelle prime tredici giornate e contro il Sassuolo ha realizzato il primo centro stagionale. Ma è soprattutto dietro che fa sentire il suo carisma impersonificando lo spirito battagliero e l’organizzazione di una squadra solida. Che se passa in vantaggio diventa complicato rimontare.
FULMINE GERVINHO. Chiusa l’esperienza tra alti e bassi in Cina, l’ivoriano, classe ’87, sta vivendo una seconda giovinezza in Emilia. Coccolato da mister D’Aversa ha già mostrato alla platea le sue enormi doti atletiche e tecniche tra cambi di ritmo, progressioni devastanti e, soprattutto, gol pesanti. Già cinque oltre la metà del suo record italiano di nove marcature stabilito nella stagione 2013-14 alla Roma.
PRATICITA’. Gervinho è la principale espressione del calcio pratico, veloce, essenziale del tecnico D’Aversa che ha fatto innamorare una piazza rinata dopo il fallimento e la caduta nei dilettanti. Ora Parma è tornata ad essere un’isola felice, in cui i “vecchietti” si sentono ancora giovani.