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Liverani e quella voglia di rivincita sul Genoa

Durò appena sei giornate la sua prima esperienza tra i “grandi” alla guida dei rossoblù che poi beffarono il Lecce nell’ultima volata salvezza

Fabio Liverani ha più di un conto in sospeso con il Genoa, che pure era stata la prima società a dargli fiducia nelle vesti di allenatore. Tanto da convincerlo a rinunciare in corsa al contratto biennale firmato col Lugano, senza aver collezionato presenze, per appendere le scarpette al chiodo e intraprendere la seconda carriera nel mondo del calcio. Il 14 novembre 2011 fu nominato allenatore degli Allievi Regionali B dei rossoblù prima di passare la stagione successiva alla guida degli Allievi Nazionali classe ’96 e guadagnarsi nell’estate 2013 il salto in prima squadra.

SCOMMESSA. Il presidente Preziosi decise di scommettere su un esordiente assoluto di 37 anni, che già da regista faceva l’allenatore in campo ma era alla primissima esperienza tra i “grandi”. Una scelta coraggiosa che, però, non fu premiata dai fatti: una sola vittoria ma memorabile nel derby della Lanterna contro la Sampdoria (3-0, timbrò anche Calaiò), un pareggio e ben quattro sconfitte, l’ultima delle quali, lo 0-2 interno ad opera del Napoli, oltre alla prematura eliminazione dalla Coppa Italia, convinse la dirigenza a richiamare in fretta e furia Gasperini. Era il 29 settembre 2013 e per più di sei anni le loro strade non si incrociarono più.

NIENTE RIVINCITA. L’occasione della rivincita si ripresentò nella passata stagione, quando la matricola Lecce, reduce da due promozioni di fila, si ritrovò a contendere la salvezza allo stesso Genoa fino all’ultima giornata. Una serie di sorpassi e controsorpassi, il lockdown che sicuramente penalizzò più i salentini e, soprattutto, lo sfortunato ko nello scontro diretto causato da un autogol di Gabriel caratterizzarono un duello infuocato che si protasse fino ai 90′ finali del campionato. Quando il Genoa, già avanti di una lunghezza, calò il tris nei confronti del Verona dell’ex Juric e il Lecce si arrese in casa proprio al Parma che tre settimane più tardi avrebbe affidato la panchina allo stesso Liverani.

MOMENTO DIFFICILE. E arriviamo al terzo capitolo della saga: uno scontro importante nel Monday Night tra due squadre che stanno faticando parecchio in quest’avvio. Liverani ha bisogno di una scintilla per sbloccarsi e ribaltare lo scetticismo della piazza che si sarebbe aspettata un impatto più “garibaldino”. E chissà che non sia il Genoa, già battuto in precampionato, a segnare l’auspicata svolta. Per il tecnico romano avrebbe un valore doppio e assumerebbe il sapore della rivincita.

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