Il gol di Bresciano allo scadere certifica il successo in rimonta in casa della Samp e la permanenza in serie A con quattro giornate d’anticipo
Il coronamento di uno strepitoso girone di ritorno e un’insperata salvezza matematica con quattro giornate d’anticipo. Il 15 aprile del 2006 il Parma di Beretta, in mezzo alle tante voci sul futuro del club in amministrazione controllata, vinse anche in casa della Sampdoria in crisi grazie al gol di Bresciano allo scadere e si guadagnò la meritata permanenza in serie A, tutt’altro che scontata dopo una prima parte di stagione da incubo.
INIZIO IN SALITA. I blucerchiati, che nelle precedenti otto partite avevano conquistato un solo punto, partirono meglio e attaccarono fin da subito alla ricerca del vantaggio. Colombo, poi sostituito per infortunio da Kutuzov, non centrò lo specchio della porta ma ben più pericoloso si rivelò alla mezz’ora il destro a giro di Marchionni deviato in corner dall’intervento prodigioso di Antonioli. Dieci minuti più tardi al 39′ ecco la rete dei padroni di casa: punizione dalla sinistra di Tonetto respinta da Bucci sui piedi di Flachi che insaccò sottomisura.
RIMONTA. In avvio di ripresa Morfeo prese il posto di un deludente Camara e suonò la carica ai suoi che pareggiarono i conti già al 6′ con il rigore di Corradi, concesso per un contatto in area tra Diana e Bonera. Il fantasista abruzzese diede maggior vivacità alla manovra del Parma che proprio all’ultimo minuto, quando ormai il match si stava spegnendo, completò la rimonta e ottenne l’intera posta in palio. Bresciano, all’ottavo sigillo in campionato, raccolse un tiro rimpallato di Marchionni e superò Antonioli firmando la salvezza.
APPLAUSI. La nona vittoria in quindici turni (la sesta nelle ultime sette gare) portò a 29 il ragguardevole bottino di punti nella fase discendente e garantì la sopravvivenza al Parma, che accusava ancora le scorie del crac Parmalat e continuava la caccia a nuovi acquirenti. Un plauso particolare a mister Beretta (preso l’estate prima perchè, si disse, era quello che costava di meno) che non si curò delle trattative con le cordate Valenza e Sanz, intenzionati ad acquistare la società e portare il proprio allenatore di fiducia, non si perse d’animo in un girone d’andata da brividi e, ricompattando il gruppo, riuscì a ricavare il massimo da tutti i suoi giocatori. In primis Bresciano e Simplicio, l’insolita coppia gol di centrocampisti che trascinò i crociati al decimo posto. Trasformato poi, in seguito alle sentenze di Calciopoli, in un settimo che valse addirittura la qualificazione alla Coppa Uefa.
SAMPDORIA-PARMA 1-2
Marcatori: 39′ pt Flachi (S), 6′ st rig. Corradi (P, su rig.), 45′ st Bresciano (P)
SAMPDORIA (4-4-2): Antonioli; Zenoni, Sala, Falcone, Pisano; Diana (29′ st Gasbarroni), Palombo, Volpi, Tonetto (18′ st Dalla Bona); Flachi, Colombo (37′ pt Kutuzov). A disp.: Castellazzi, Iuliano, Pavan, Foti. All.: Novellino
PARMA (4-4-1-1): Bucci; Ferronetti, Bonera (35′ st Pasquale), P.Cannavaro, Contini; Camara (1′ st Morfeo), Cigarini (29′ st Grella), Simplicio, Bresciano; Marchionni; Corradi. A disp.: De Lucia, Coly, Dessena, Paponi. All.: Beretta
Arbitro: Girardi di San Donà di Piave
Note: Spettatori 21514 circa. Ammonito Contini (P). Calci d’angolo: 3-3. Rec.: 3′ pt; 3′ st.
