Il terzino, autore di due assist, in grande spolvero nella gara di Coppa Italia contro il Pescara
Le dichiarazioni del difensore Emanuele Valeri, rilasciate al termine della partita Parma-Pescara, valida per i 32esimi di finale di Coppa Italia Frecciarossa.
“Secondo me abbiamo fatto un’ottima partita, c’è solo da limare qualcosa in allenamento per arrivare più puliti possibile contro la Juventus la prossima settimana. Il Pescara non ha mai tirato in porta? Questo è un buon dato per noi, perché ci fa caricare in vista del campionato. Pellegrino? Ci cerchiamo tanto anche in allenamento, proviamo tante di queste situazioni (cross, nda) perché lui è molto forte di testa e si muove bene dentro l’area e io riesco a mettergli qualche cross morbido, sono contento che abbia fatto questi due gol, perché lui è uno che cerca sempre il gol anche in allenamento. Il gesto di lucidare lo scarpino? È un’esultanza che si fa, vedremo poi in campionato. La mia posizione? L’allenatore mi chiede di fare questo: di fare l’esterno a tutta fascia e io rispondo sempre presente qualsiasi cosa mi chiede, anche dovessi fare il terzino, l’attaccante, il centrocampista. Va bene qualsiasi ruolo, basta che sia utile alla squadra. Il Parma gioca con molte penetrazioni? Il nostro obiettivo è quello dello scorso anno, anche la passata stagione con l’allenatore avevamo questa impostazione, magari quest’anno abbiamo limato qualcosa, ma attacchiamo sempre la profondità in tanti. Quando ci sarà l’occasione potremo fare gol. Ovvio, contro il Pescara è una partita diversa rispetto a quella di domenica che dovremo preparare in modo diverso.
Differenze con gli anni passati? Mi sono trovato bene sia con Pecchia, che conoscevo da tanto tempo sia con Chivu, che entrando a campionato in corso ci ha dato una grossa mano: ci ha capito come squadra. Cuesta è un altro tipo di allenatore, ci chiede altre cose, però è una persona che trasmette tanta energia, ha voglia di fare e questo con dei ragazzi giovani è importante, più che altro vedremo i risultati che faremo, ma l’approccio è quello giusto. La squadra sta bene, i carichi di lavoro li valuta il prof non io. Noi facciamo quello che ci dicono, in ritiro è stato pesante perché è giusto così e ora si andrà un po’ più a scaricare. Come stiamo? Oggi mi è sembrato bene…”.