Il tecnico crociato tiene alta la tensione e non vuole cali: “Dovremo essere bravi a giocare in velocità, quando abbiamo noi la palla”
Continuità: negli uomini rispetto alla stagione passata e nei risultati. Fabio Pecchia sa che per correre forte questa condizione è imprescindibile. Guardare avanti, ma non troppo. Il domani del Parma si chiama Cittadella, “una realtà che incarna perfettamente i valori della Serie B. Cambia sei, sette giocatori ogni anno ma l’anima rimane la stessa. Merito al club e alla società. Hanno vinto a Empoli, hanno battuto la Reggiana e affronteremo una squadra in perfette condizioni contro una squadra che vale il Parma. Dovremo essere bravi a giocare in velocità, quando abbiamo noi la palla. Dobbiamo cercare di essere intensi e avere lo stesso entusiasmo. Quando abbiamo la palla dobbiamo avere qualità, quando è sporca affrontarla rimboccandosi le maniche. Per tutti, affrontare il Cittadella non è semplice. Se domani la partita sarà brutta bisogna farla brutta. L’importante è portare a casa il risultato. Se è possibile vorrei vedere un tono di palleggio più alto. Poi ci sono tre partite in sette, otto giorni ma questo vale per tutti“.
Sulle scelte: “Non ci sarà Man, ritorna in gruppo Hainaut e Delprato potrebbe essere della partita perché è in buone condizioni. Čolak è ok. Bernabé? Può ricoprire tutte le posizioni a centrocampo. Poi dipende dall’avversario e dal modo di interpretare la partita. Lui è un calciatore in grado di poter ricoprire tutte le posizioni perché abbina qualità e quantità“.
Capitolo mercato: “La rosa va completata, in un senso o nell’altro. C’è stata l’uscita di Dario Sits, sono contento per lui perché affronta una grande esperienza. Arriveremo al primo settembre, ma prima c’è poco da chiedere. L’unica cosa che ho chiesto: vedere la voglia di migliorarsi nei ragazzi. Quando si parla di completamento della rosa si parla di movimenti in entrata e in uscita. Sicuramente va completata la rosa, poi dipende da quello che succede da qui fino alla fine anche in uscita“.