Cherubini: “Fondamentale mantenere la categoria. Serve un mix tra giovani ed esperienza”

In conferenza stampa di presentazione, l'AD ha parlato degli obiettivi fondamentali a breve termine dei crociati

In conferenza stampa di presentazione, l’AD ha parlato degli obiettivi fondamentali a breve termine dei crociati

Alle porte della fondamentale partita con il Cagliari, il nuovo AD Federico Cherubini è intervenuto nella conferenza stampa di presentazione e ha trattato proprio il tema della lotta alla salvezza, nella quale il Parma è inserito, in una situazione di classifica che necessita un immediato miglioramento, a partire proprio dalla sfida con i rossoblù. In questo contesto però, Cherubini ha ribadito come la politica societaria incentrata sui giovani non debba essere un alibi: “C’è una situazione da affrontare che riguarda il mantenimento della categoria: gli sforzi dell’area sportiva sono rivolti tutti li. Ma questo non deve interrompere la visione del lungo periodo. Pensare che la squadra più giovane del campionato debba necessariamente andargli male, anche no. Non è così. Nel 90% dei casi la squadra più giovane del campionato raggiunge gli obiettivi. Se non raggiungeremo l’obiettivo alla fine del campionato significa che non siamo stati capaci di raggiungerlo, non certamente perché siamo i più giovani”.

Cherubini ha voluto analizzare la situazione dal punto di vista più tecnico e sull’approccio alle gare, che deve essere differente da quanto visto fino ad ora, nella maggior parte delle occasioni: “Ci sono delle cose che dobbiamo riuscire a fare meglio. Serve interpretare le gare dimostrando voglia e spirito di poter mantenere la categoria. È fondamentale mantenere la categoria. Mi aspetto qualcosa di importante a livello di atteggiamento, Cagliari è molto importante in questo senso. Sono nella fase di conoscenza di tutte quelle che sono le realtà sia interne che esterne”. Tornando a parlare della politica societaria, il nuovo AD ha espresso la necessità di avere in rosa non solo giovani, ma anche punti di riferimento di esperienza che aiutino i ragazzi a migliorare: “I giovani? Non solo, serve equilibrio anche qui. Un giusto mix tra giovani e punti di riferimento per questi giovani. Sicuramente con i giovani c’è più lavoro da fare, ma sono fiducioso e voglio immaginare in futuro anche squadre che abbiano tanti giovani. Per quanto riguarda gli stranieri: è più difficile comprare in Italia, per degli aspetti legati anche al meccanismo dei trasferimenti, c’è più concorrenza nel mercato interno”.

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