Parma, quinta squadra più giovane in Europa

In cima alla classifica europea si posiziona lo Strasburgo, con un’età media in campo di 21,3 anni, seguito da PSG (23,3), Chelsea (23,4), Monaco (23,6) e ducali (23,7)

La strategia della proprietà Krause punta decisa sui giovani talenti, rendendo il Parma una delle squadre con l’età media più bassa tra i top cinque campionati europei. Una filosofia che riflette la tendenza dei grandi investitori internazionali nel calcio. Fin dal suo insediamento, la visione della proprietà Krause è apparsa evidente: puntare su calciatori giovani e promettenti, anche a costo di investimenti importanti. Nella sessione di mercato appena conclusa, il Parma ha infatti acquisito quattro nuovi giocatori nati dopo il 2000, ad eccezione di Valeri e Almqvist. Questi giovani, tra cui Giovanni Leoni, di soli 17 anni, hanno iniziato a far parte attiva della squadra. L’esordio di Leoni, avvenuto contro il Venezia, ha permesso al Parma di schierare una formazione con un’età media di soli 23,4 anni.

Parma, il progetto è chiaro: investire sui giovani

Nel campionato di Serie A, nessun’altra squadra è riuscita a competere con il Parma in termini di età media. In sette occasioni diverse, l’allenatore Fabio Pecchia ha infatti schierato formazioni con età media inferiore rispetto a qualsiasi altro club italiano, con un picco record di 23,0 anni contro il Napoli. Analizzando il minutaggio complessivo dei giocatori, il Parma risulta essere la squadra più giovane in campo, con un’età media di 23,7 anni. Subito dietro, con 24,3 e 25,0 anni, si trovano la Juventus e l’Hellas Verona. Questa strategia di valorizzazione dei giovani porta il Parma ad occupare la quinta posizione tra le squadre più giovani dei principali campionati europei. In cima alla classifica europea si posiziona lo Strasburgo, con un’età media in campo di 21,3 anni, seguito da PSG (23,3), Chelsea (23,4) e Monaco (23,6). Il Parma è a pari merito con il Barcellona, altra squadra nota per l’impiego di giovani talenti grazie alla propria cantera. Il progetto di Krause rientra in un trend che vede i nuovi proprietari stranieri, spesso ricchi fondi d’investimento o imprenditori con grande disponibilità economica, puntare sulla crescita e sulla valorizzazione dei giovani. Il caso del Chelsea e dello Strasburgo, gestiti dal fondo americano BlueCo, o del PSG, di proprietà qatariota, è significativo: queste proprietà ambiziose intendono rinnovare il calcio europeo con una visione diversa, lontana dal tradizionale modello di investitori degli anni Novanta.

 

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