Con l’infortunio di Bernabé e il rientro di Hemani ancora in sospeso, il Parma ha visto ridursi drasticamente le opzioni a centrocampo. Tuttavia, dalla trasferta di Venezia, oltre ai preziosi tre punti ottenuti, mister Pecchia è tornato con qualche certezza in più riguardo alla mediana, grazie alla coppia Mandela Keita e Simon Sohm. In particolare, Keita è apparso più mobile e incisivo, partecipando con regolarità alla manovra e offrendo al Parma un contributo concreto per mantenere il vantaggio contro i lagunari.
Un percorso di alti e bassi per Keita
Come ricorda la Gazzetta di Parma, il cammino di Keita, classe 2002 e acquisto più oneroso dell’ultima sessione estiva, è stato finora accidentato. Dopo un debutto disastroso contro l’Udinese, con due ammonizioni in 18 minuti, il belga è stato spesso relegato in panchina o ha giocato solo scampoli di partita. Il suo minutaggio, però, è aumentato nelle ultime settimane: dopo alcuni spezzoni, è arrivato finalmente a partire titolare contro la Juventus e il Genoa, pur senza brillare. A Venezia, complici le assenze, Pecchia gli ha dato ancora fiducia dal primo minuto. Questa volta, Keita ha risposto con una prestazione di buona solidità e presenza in campo, dettando i ritmi del gioco e dimostrando maggiore fiducia nei propri mezzi. L’assenza di Bernabé offre a Keita l’opportunità di diventare un punto di riferimento a centrocampo. Pecchia ha bisogno di un giocatore in grado di far fare al Parma il salto di qualità, e Keita potrebbe essere la chiave per raggiungere questo obiettivo. Il processo di ambientamento nel calcio italiano sembra proseguire positivamente, ma per confermare quanto di buono mostrato a Venezia, Keita dovrà mantenere un rendimento costante, dimostrando di poter assumere maggiori responsabilità per garantire continuità alla squadra.