Amoroso: “Parma-Udinese? Tifo per il pari”

Il brasiliano, protagonista con le due maglie: "Contento per il ritorno dei crociati in Serie A. È una piazza che merita di stare in alto"

Il brasiliano, protagonista con le due maglie: “Contento per il ritorno dei crociati in Serie A. È una piazza che merita di stare in alto”

Marcio Amoroso è il doppio ex di arma-Udinese. A ParmaToday.it ha rilasciato un’intervista dove ha ripercorso le sue tappe da giocatore crociato.

PARMA, PIAZZA DA SERIE A – Seguo il Parma, l’Udinese e anche il Milan. Sono tre squadre che godono della mia stima. Ci ho giocato, ho passato dei momenti fantastici. Sono contento che il Parma sia tornato in Serie A, è una piazza importante, i tifosi sono appassionati, la città è splendida. Per me è impossibile vedere la Serie A senza il Parma. Si parla di un Club che ha dato tanto al calcio italiano, lanciando campioni e plasmando giocatori importanti”.

CITTÀ MERAVIGLIOSA – La ricordo sempre come una partita bellissima. A quei tempi giocata tra due squadre forti, che segnavano tanto e giocavano bene al calcio. A Parma mi hanno sempre trattato benissimo, la mia famiglia ha vissuto in modo felice e sereno quegli anni, la gente mi ha accolto, mi ha voluto bene. Giravamo sempre per il centro storico, meraviglioso. Parma è sempre stata una bella realtà e continua ancora oggi a esserla”.

QUEL MOTORINO – “No, verso Collecchio. Mi ricordo che una volta, senza dire niente a nessuno, avevo comprato un motorino. Mi piaceva girare per le stradine di campagna, dove non c’era gente. Volevo godermi la natura. Mio figlio Giovanni era piccolo, lo mettevo sulla moto e gli allacciavo il casco. Lo portavo in giro. Un giorno, durante una delle mie gite, qualcuno mi ha riconosciuto e lo ha detto alla società. Sono andati a dirlo al presidente in persona. Ma non c’era niente di male girare in motorino. Si parlava solo di quello in spogliatoio. Ero diventato – senza volerlo – il protagonista. Un giorno ho deciso di darci un taglio e sono entrato senza casco in spogliatoio. ‘Eccomi’, ho detto. E tutti sono scoppiati a ridere. Quel giorno però il presidente mi ha chiesto di vendere il mezzo: temeva cadessi e mi infortunassi”. 

HERNANI, DECISIVO – “La decideranno i singoli, quelli che sapranno estrarre il coniglio dal cilindro. Entrambe hanno giocatori di qualità, con colpi nelle loro corde. Per il Parma dico Hernani: Thauvin per l’Udinese. Anche se non dovessero fare gol, sapranno comunque creare occasioni, sfornare assist, mettere in condizioni i compagni di decidere gara”. 

 

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