La Gazzetta dello Sport fa il punto sul mercato della prossima stagione in cui la società crociata dovrà sborsare le cifre già pattuite
Prendo oggi e pago (anche) domani. La formula del prestito con obbligo di riscatto è tra le più in voga in serie A e coinvolge a pieno titolo anche il Parma. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, ammonta a quasi 50 milioni la spesa da sostenere nella prossima stagione per onorare i riscatti, già stabiliti, di Inglese, Karamoh e soci. Ma non è proprio così – da quello che risulta a ForzaParma.it – se è vero che il Parma si è impegnato per una spesa così ingente, è pur vero che lo ha fatto per un periodo molto più diluito nel tempo. Secondo un piano di rafforzamento pluriennale, che in estate mirava a rinforzare la squadra e il patrimonio (pensato come giocatori di proprietà) della stessa, la spesa si aggirerebbe intorno ai 50 milioni da coprire però – secondo accordi stretti con le squadre impegnate nelle trattative – nel giro di 4, 5 anni.
ROSA DI PROPRIETA’. L’altro rovescio della medaglia è che i crociati dovranno compiere movimenti minori sul mercato e si ritroveranno in casa giocatori di proprietà da valorizzare e da rivendere in futuro al miglior offerente. Inglese costerà circa 20 milioni e rappresenta l’investimento più corposo poi in scia trovano spazio anche Karamoh (7 milioni da versare all’Inter), Grassi, Sepe, Hernani (4,3 la cifra destinata allo Zenit solo in caso di salvezza), Pezzella, che l’Udinese si farà pagare 4,5 milioni.
CORNELIUS NEL 2021. A questa somma bisogna aggiungere i 6,5 milioni che tra due anni il Parma darà all’Atalanta per l’acquisto a titolo definitivo di Andreas Cornelius, ora in prestito biennale.
