In assenza di Inglese e Cornelius, con Gervinho deputato a fare la prima punta, potrebbe toccare al francese in dubbio con Sprocati
Gli infortuni non sono certo una novità per il Parma. Ogni settimana, a Roberto D’Aversa e il suo staff tocca fare i sarti e rattoppare questo o quel buco. E’ successo prima del Genoa, quando Bruno Alves si è fermato e Bob dalla panchina ha pescato Dermaku, succederà anche questa settimana, nefasta malgrado il 5-1 rifilato al Genoa. Perso Inglese, D’Aversa deve fare i conti anche con l’assenza di Cornelius – stop per almeno un paio di partite – oltre che di Grassi che stava piano piano rimettendosi a pari con gli altri.
E adesso tocca agli altri portare avanti il carrozzone, in un San Siro che ha fame e che è stato già violato l’anno scorso: solo che quest’anno Dimarco non c’è e dall’altra parte si staglia una squadra che non vuole regalare punti. A nessuno. D’Aversa nel tentativo di farli si affiderà a un attacco quantomeno insolito, fatto di leggerezza: quella di Kulusevski, che si alternerà con Gervinho nel ruolo di falso nueve perché strutturato e capace di prendersi la verticalità, e quella – probabilmente – di Yann Karamoh, che D’Aversa probabilmente spolvererà contro la sua ex squadra, sperando in una prova d’orgoglio del francese che riesca a trascinare anche i compagni.
Dietro di loro ci saranno ancora Kucka, Scozzarella e Barillà, con un dubbio che riguarda Hernani in nome di una fisicità che serve a San Siro più che mai. E proprio per questo Dermaku, promosso titolare con il Genoa, avrà possibilità di dimostrare che quella contro il grifone non è stata una bella parentesi e basta.
