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Mercato anonimo, squadra indebolita

Le uscite di Romagnoli, Oosterwolde e Tutino hanno privato Pecchia di tre pedine fondamentali. E’ arrivato solo Zanimacchia

Il responso del mercato, uno dei più poveri a livello generale e segnato dalle difficoltà economiche dei club, sembra non lasciare spazio all’interpretazione: il Parma ha creduto fortemente nel gruppo tanto che ha fatto registrare pochissimi movimenti in entrata. Se basterà per raggiungere l’obiettivo fissato da Krause a inizio stagione, il ritorno in Serie A, non si sa ma a vedere le prime 22 partite sembra proprio che servisse altro alla squadra per fare il salto di qualità. Non per la dirigenza del Parma evidentemente, che in fondo ha spesso ammesso di nutrire una gran fiducia nella squadra che è attualmente decima in classifica e fuori dai playoff. Ma dopo l’ultimo giorno di trattative i crociati hanno perso anche Simone Romagnoli. Il difensore è passato a titolo definitivo al Lecce. Qualcosa deve essersi rotto, visto che non più tardi di una settimana fa, il direttore sportivo del Parma, Mauro Pederzoli, allontanava malelingue intorno all’ex Empoli: “A volte le voci sono fonte di dispiacere, Romagnoli è un elemento importante di questo Parma dentro e fuori dal campo“. A queste parole facevano eco anche quelle dell’allenatore Fabio Pecchia che, in conferenza stampa, ne aveva annunciato il rientro in gruppo dopo un infortunio lungo quattro mesi che lo ha tenuto lontano dai campi. Ma dopo la cessione di Jayden Oosterwolde, passato al Fenerbahçe per 6 milioni di euro, il Parma ha perso anche quello che era considerato all’inizio dell’anno come il calciatore che avrebbe dovuto far crescere gli acerbi Circati e Balogh o Valenti oltre che  dare sicurezza al reparto. Sei le sue partite, per un totale di 585′. Romagnoli è partito, direzione Lecce.

Ritrova la Serie A che a inizio stagione era stato designato come obiettivo del Parma da Krause in persona. A proposito del presidente: va detto che neanche in questa sessione ha lesinato investimenti mantenendo lo sguardo fisso al futuro: oltre ad aver rinforzato la squadra femminile con diverse giocatrici, ha regalato al club altre due pedine. Acquisti in prospettiva, visto che si parla di un attaccante polacco del 2005, Mateusz Kowalski e di un esterno bosniaco del 2006, Marko Brekalo. Per il resto fiducia al gruppo nel quale allenatore e società credono fermamente. A proposito di Pecchia: il tecnico durante i vari meeting di mercato avrebbe scartato l’ipotesi di arrivare a una prima punta per appesantire l’attacco, con l’intento di aspettare Roberto Inglese e Gabriel Charpentier. E’ arrivato solo Luca Zanimacchia, esterno offensivo che lui conosce molto bene avendolo lanciato ai tempi della Juventus Under 23, prima del trionfo e della conquista della Serie A alla guida della Cremonese solo otto mesi fa. Basterà per ripetere l’exploit anche con il Parma? Difficile, ma il calcio spesso ha abituato a sorprese.

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