L’ex preparatore dei portieri del Parma: “Quando i campionati vanno così, si assommano tante contingenze sfavorevoli e il portiere è per forza condizionato”
Per un lunghissimo periodo, Luigi Sepe è stato tra i leader indiscussi del Parma, con le sue parate spesso decisive. Quest’anno anche per lui le cose si sono fatte più complicate e a prestazioni incerte si sono aggiunte le pesanti critiche sui social. Sepe non è diventato scarso tutto a un tratto, sta vivendo un momento di appannamento, come confermato da Ermes Fulgoni, storico preparatore dei portieri gialloblù: “Devo dire che il rendimento di Sepe mi sembra al di sotto di quello delle passate stagioni. Le ragioni possono essere diverse: per prima cosa quando i campionati vanno così, si sommano tante contingenze sfavorevoli e il portiere è per forza condizionato. Se la squadra entra in un clima di negatività un ruolo come quello del portiere è il più sensibile“.
Ermes Fulgoni analizza il rendimento di Sepe
Sepe viene spesso accusato di buttarsi poco e uscire ancora meno. “Sulla prima cosa sono abbastanza d’accordo, sulla seconda no. A me piace il portiere reattivo e generoso che prova sempre a fare la parata, pur in situazioni improbabili. È anche un modo per caricarsi e caricare i compagni – ha detto alla Gazzetta di Parma -. Sul discorso delle uscite bisogna capire che il calcio è cambiato anche sotto questo aspetto e la vecchia uscita di pugno o in presa aerea è sempre più rara perché i cross sono tesi. La palla va molto forte e diventa impossibile per il portiere calcolare il punto in cui andare a colpire o agguantare il pallone. La regola che nell’area piccola la palla dev’essere del portiere è scaduta e non vale più“.