Il 18 maggio 2018, il Parma ha conquistato la Serie A a La Spezia. Adesso ci torna per difenderla
Incroci: dal Picco al Picco, un bel cerchio che non si deve chiudere. Così titola La Gazzetta di Parma in edicola oggi, ricordando il giorno in cui il Parma tornò in Serie A. Sulla panchina c’era – come oggi – Roberto D’Aversa, assieme al suo staff, Alessandro Lucarelli e Simone Iacoponi. Gli unici superstiti di una tornata esaltante, che culminerà con la Serie A. Era il 18 maggio 2018, le emozioni sul campo, la partita vinta grazie ai gol di Ceravolo e Ciciretti, il rigore sbagliato da Gilardino e il palpitante finale che ha visto tutti con il fiato sospeso, attaccati a una radiolina per cercare di capire cosa succedesse tra Frosinone e Foggia. Il boato al gol di Floriano è stata l’eco che ha accompagnato l’impresa. Nessuno come il Parma, in tre anni, è riuscito a risalire dagli inferi dei dilettanti al paradiso della Serie A. Eppure oggi, a tre anni di distanza, c’è il rischio che quella Serie A possa essere persa, a causa di una sciagurata serie di errori che ha fatto rimbalzare il Parma al penultimo posto in classifica. Vincere a La Spezia potrebbe non bastare, non vincere equivarrebbe a una condanna.