I temi sanitari, giuridici e regolamentari alla base dei tre quesiti sottoposti dalle società prima dell’eventuale ripresa del campionato
Il Consiglio di Lega ha ribadito, tramite un comunicato ufficiale, l’intenzione di finire la stagione “qualora il governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza”. Ma, come riporta Gazzetta.it, sono molte le società di serie A che per farlo chiedono precise garanzie alla Figc, soprattutto, sui temi sanitari, giuridici e regolamentari.
TRE QUESITI. Si tratta di “tre quesiti preliminari” rivolti alla Figc, seppur in via informale e non da tutti i club del massimo campionato. I primi due riguardano i vincoli contrattuali dei calciatori: “può la Federazione produrre “effetti modificativi” sulle scadenze del 30 giugno prossimo? E può intervenire sui contratti dei calciatori in prestito o con diritto/obbligo di riscatto?”
EFFETTI GIURIDICI. Il terzo è ancora più pratico e concreto, strettamente legato all’emergenza coronavirus: “quali effetti giuridici potrebbero subire calciatori e club in caso di ripresa del campionato e successiva interruzione per conseguenze derivanti da contagio Covid-19? L’assunzione del rischio di un fatto non più imprevedibile potrebbe ricadere sul club”. Non si tratta di una contrarietà assoluta al ritorno in campo ma la richiesta di risposte dalla Federazione.