L’ex attaccante di Parma e Roma al Corriere dello Sport. “Niente play-off o congelamento della classifica, si accorcerà la prossima stagione”
L’ex attaccante di Parma e Roma, Abel Balbo, che vive tuttora nella capitale, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport raccontando le sue ultime settimane. “Io sono abituato a stare in casa. E mia moglie pure. Da quando ho smesso di giocare, ho passato tanto tempo in famiglia. Ammetto di avere un po’ di paura. Non tanto per me quanto per mio figlio Nicolas, che lavora in Svezia e non può rientrare. Lì tutto procede normalmente, come se niente fosse. Non capisco, credo proprio stiano sottovalutando il problema“.
ARGENTINA. “Adesso è cominciato il lockdown. E’ inevitabile prevenire la tragedia: non so pensare a cosa potrebbe accadere se il virus si diffondesse. Il Sudamerica non è l’Europa, non esistono strutture sanitarie all’altezza di una pandemia“.
ESEMPIO. “Di solito gli italiani sono tacciati di pressapochismo, di superficialità. Invece in questa storia stanno insegnando molto a chi si diverte a dare lezioni di comportamento. Si sono dimostrati un popolo serio e responsabile“.
SERIE A. “Spero solo che non si falsino le regole: la serie A deve essere giocata per intero, a costo di chiudere a dicembre. Niente play-off, niente congelamento della classifica. Ognuno tira acqua al suo mulino. L’Europeo del 2021? Si troverà una formula per accorciare la prossima stagione. Non è professionale alterare in corsa un torneo costruito per avere una certa durata“.
QUESTIONE STIPENDI. “Me lo taglierei purchè si utilizzi il buon senso. I più ricchi devono ridursi l’ingaggio per far ripartire il sistema. Ma un calciatore di serie C che vive del suo stipendio non deve subire l’impatto della crisi. Non ci sono solo i big nel nostro mondo“.
