Juve e Inter hanno liberato i giocatori, il pessimismo cresce di giorno in giorno ma la Lega non si arrende e studia un piano fino a fine luglio
La ripartenza per il momento è lontana. Come riferisce il Corriere dello Sport lo confermano i segnali arrivati ieri dall’Uefa, che ha rinviato a data da destinarsi le finali di Champions e di Europa League, e dal duo Juventus–Inter, le quali, ultimato il periodo di quarantena, si sono subito mosse per ordinare il “rompete le righe” e liberare i loro giocatori. In più è calato il silenzio sulla ripresa degli allenamenti dopo che anche il Napoli, seguendo l’esempio della Lazio, si è arreso all’evidenza posticipando il primo allenamento a Castel Volturno.
SCONTRO. Sono tanti i club di serie A che iniziano a essere pessimisti sulla ripartenza in tempi utili per arrivare sul campo all’assegnazione del titolo o quanto meno senza il rischio di “compromettere” il regolare svolgimento della prossima annata. La Lega, al contrario, appoggiata proprio da Lazio e Napoli, non prende ancora in considerazione l’ipotesi di non concludere la stagione. Anche a costo di sforare il termine ultimo del 30 giugno e far termine tutto a fine luglio.
PREMATURO. Discorsi prematuri che saranno affrontati in queste settimane da Fifa, Uefa e Figc, impegnata anche sul tema della richiesta aiuti al governo. Ma se la situazione non si normalizzerà, il tempo delle scelte sull’assegnazione o meno del titolo tornerà a breve di stretta attualità.