Il premier: “È la sfida più importante dal Dopoguerra a oggi. Dobbiamo attendere qualche settimana per verificare i risultati delle nostre decisioni”
Dopo la prima settimana di quarantena nazionale è ancora il coronavirus in vantaggio, per mutuare il gergo calcistico, nella partita contro il nostro paese. Solo ieri si sono contati 368 morti e secondo gli espetti questa potrebbe essere la settimana peggiore.
Il consiglio è sempre lo stesso, restare a casa, come ha sottolineato il premier, Giuseppe Conte, in un’intervista al Corriere della Sera: “Se continueremo a rimanere a casa evitando contatti a rischio, saremo più efficaci nel contenere il virus. Gli scienziati ci dicono che non abbiamo ancora raggiunto il picco, queste sono le settimane più rischiose e ci vuole la massima precauzione. Non possiamo abbassare la guardia. È la sfida più importante dal Dopoguerra a oggi. Dobbiamo attendere qualche settimana per verificare i risultati delle nostre decisioni, ispirate alle indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Per il resto non servono nuovi divieti, ora è importante rispettare scrupolosamente quelli che ci sono. Anche gli scienziati più qualificati hanno difficoltà a fare previsioni troppo specifiche. Il nostro obiettivo è contenere o quantomeno rallentare la velocità di diffusione del virus, in modo da avere la possibilità di gestire l’emergenza in un tempo più dilatato“.
Intanto, i morti per il coronavirus nel mondo hanno superato quelli cinesi, 3.241 contro 3.213. Nel mondo, al netto della Cina, i contagi, secondo la Johns Hopkins University, sono oltre 86.000.