Entro il 24 maggio si dovranno disputare tutte le partite di serie A perchè poi ci saranno gli Europei. Al vaglio la soluzione d’emergenza

Il governo ha deciso: ci sarà un provvedimento che consentirà di procedere con le manifestazioni sportive soltanto a porte chiuse nelle regioni coinvolte dall’emergenza coronavirus. Come scrive La Gazzetta dello Sport, il Consiglio Federale, convocato per oggi dopo la task force dei medici e l’incontro tra i rappresentanti del ministero della Salute e dello Sport con Leghe e Federazione, potrebbe aiutare a dipanare i dubbi di una situazione ancora molto fluida e in divenire.

DOPPIA ESIGENZA. L’ipotesi di giocare a porte chiuse unisce la necessità prioritaria di rispettare le norme imposte dall’emergenza sanitaria e l’esigenza sportiva di rispettare la regolarità della stagione. Per la Lega era totalmente da escludere l’ipotesi di rinvio di altre partite, dato che il calendario generale è già fittissimo di impegni e bisogna concludere il campionato entro il paletto temporale del 24 maggio, per via dell’incombenza dell’Europeo.

ADEGUARSI. I club ovviamente non hanno fatto i salti di gioia perchè preferirebbero la presenza del pubblico sugli spalti ma capiscono la particolarità del momento e si adeguano alle decisioni prese dall’alto. Per salvaguardare la salute di tutti i soggetti interessati.

PORTE CHIUSE? Il rischio di una partita a porte chiuse tra Parma e Spal è sempre più concreto. In quello che sarebbe già uno strappo alla regola rispetto all’ordinanza della Regione Emilia Romagna che ha decretato la sospensione di tutte le manifestazioni sportive sul territorio fino a domenica 1° marzo compreso.