Vietato parlare di Europa League ma il tecnico D’Aversa, in attesa di recuperare tutti gli infortunati, si aspetta almeno un innesto per reparto
Nessuno da queste parti osa parlare di Europa League, memore dell’esperienza della passata stagione quando dopo un buon girone d’andata la squadra si sgonfiò alla distanza agguantando la salvezza solo alla penultima giornata. Eppure, come sottolinea il Corriere dello Sport, è innegabile che l’attuale settimo posto in classifica assuma contorni quasi miracolosi, se si pensa che i tre acquisti estivi più altisonanti, Inglese, Grassi e Karamoh, si sono ritrovati spesso ai box assieme ad altri “senatori” come Kucka, Alves, Cornelius e Scozzarella.
FATTORE KULUSEVSKI. A far la differenza ci ha pensato spesso e volentieri Dejan Kulusevski, esploso anche e soprattutto per merito di D’Aversa che ha creduto in lui fin dall’inizio ed è riuscito a ricucirgli un ruolo che ne esaltasse le caratteristiche. Poi non bisogna dimenticare la crescita dei “veterani” Iacoponi, Gagliolo e Barillà, che con orgoglio, senso d’appartenenza e capacità di stare in campo rappresentano lo zoccolo duro della squadra. Su cui si aggiungono le parate di Sepe, l’affidabilità di Darmian e le doti tecniche e fisiche del brasiliano Hernani, ormai ambientantosi in Italia.
RINFORZI. Il tutto senza dimenticare la situazione d’emergenza che da inizio stagione attanaglia il Parma. Motivo per cui il tecnico D’Aversa ha chiesto alla società almeno tre rinforzi, uno in ogni reparto, in attesa di recuperare tutti gli infortunati. E un campionato, dove Napoli, Milan, Fiorentina e Samp stanno facendo flop, può ancora regalare sorprese inattese nella seconda parte. Prima, però, la salvezza, poi si vedrà.