Mister D’Aversa nel corso della stagione ha dovuto fare i conti con le tante assenze, ma questa squadra sembra non mollare mai
Un Parma buttato giù dagli infortuni, un Parma ferito, ma una squadra che con il suo condottiero continua ad andare avanti a testa alta. Sabato contro il Napoli chi se lo sarebbe aspettato (forse anche per la stagione fallimentare di Ancelotti) di ritrovarsi a pari punti, a giocarsi un posto in classifica che potrebbe valere oro. D’altro canto però bisogna fare i complimenti ai crociati che fino ad ora vantano una stagione eccelsa alle loro spalle.
PARMA. I tifosi magari si chiedevano dove sarebbe potuta arrivare la squadra di D’Aversa con Inglese out per 9 partite, Grassi (una sola volta titolare), Karamoh e i vari Scozzarella, Cornelius, Laurini, Gervinho, Alves. L’allenatore si è ritrovato senza attaccanti varie volte, a Napoli avrà probabilmente i centrocampisti contati (oggi Kucka farà gli accertamenti al polpaccio destro dopo l’infortunio che l’ha costretto a fermarsi a metà gara a Genova) e ha sempre fatto di necessità virtù. Le avversità del gruppo crociato sono state dunque parecchie fino ad ora. Più le difficoltà colpivano, più sembrava che questo meraviglioso gruppo facesse delle debolezze la sua forza. Se adesso il Parma è li, lo deve soltanto ad una tenacia mentale che va oltre l’immaginario.