In mezzo a tanti infortuni il Parma ha dimostrato di possedere una rosa di maggior qualità con ricambi all’altezza e un gioco più aggressivo
Oltre ai numeri c’è di più. Nelle prime dodici giornate di campionato il Parma ha totalizzato gli stessi punti dell’anno scorso (17) ma, come sottolinea la Gazzetta di Parma, attraverso un percorso diverso che testimonia un evidente salto di qualità.
DA TORINO ALLA ROMA. Il 10 novembre del 2018 i crociati vinsero in casa del Torino grazie alle reti di Gervinho e Inglese, che assieme a capitan Alves e Grassi erano i punti cardine della squadra. Ora capace di battere la Roma anche senza il supporto dei quattro “senatori”, se si pensa che l’ivoriano è uscito a fine primo tempo sullo 0-0 e il difensore portoghese, appena rientrato da un infortunio, ha dato una mano nel finale a risultato acquisito.
RICAMBI. Di sicuro D’Aversa dispone di una rosa di maggior qualità e ricambi all’altezza: basta vedere l’impatto dei vari Cornelius e Dermaku, semplici riserve alla vigilia ma ora pressochè insostituibili. In più il gioco si sta rivelando più aggressivo e propositivo con un baricentro più alto, pressing costante e quella sana cattiveria agonistica che, eccetto nel secondo tempo dell’Olimpico e a Ferrara, non è mai mancata.
ESPERIENZA. Alla lista bisogna aggiungere l’anno in più d’esperienza maturato dai vari Sepe, Iacoponi, Gagliolo, Scozzarella, Barillà che hanno fatto tesoro di quanto avvenuto nella passata stagione. In qualità di neopromossi.
TALENTO. Ultimo fattore nella crescita esponenziale del gruppo è la scoperta di Kulusevski, che ha contributo non poco, nonostante la giovane età, a migliorare il tasso tecnico e la qualità della manovra. Un giocatore con le sue caratteristiche non c’era fino a pochi mesi fa e ora gli effetti si notano sul campo.
