Il portiere del Parma limita il passivo nel brusco stop in casa della Spal dove nessuno degli altri suoi compagni raggiunge la sufficienza
Luigi Sepe poi il vuoto. Si potrebbe riassumere così la prestazione disarmante del Parma, sconfitto meritatamente in casa della Spal, in cui l’unico a salvarsi è stato il portiere crociato. Autore di un paio di pregevoli interventi su Missiroli, Petagna e Strefezza che hanno permesso di limitare il passivo e restare in partita fino alla fine. Sufficienza piena per lui sia da parte dei quotidiani, che lo premiano con un 6,7 di media voto, che dei tifosi (6,5).
SOTTO IL 6. Tutti gli altri compagni si piazzano sotto il 6 a cominciare da Alves (5,9) e dal trio Iacoponi–Scozzarella–Sprocati (5,6), questi ultimi due subentrati nella ripresa, che si piazzano nettamente dietro a Sepe. I lettori di ForzaParma, più impietosi nei giudizi, inseriscono sul terzo gradino del podio Inglese (5,2), gettato nella mischia nei venti minuti finali in superiorità numerica.
DISASTRO. Dura decidere il peggiore in campo in un contesto generale così desolante ma la scelta pare ricadere all’unanimità su Hernani (4,8 e 4,1), bocciato nel ruolo di play. Appena sopra Pezzella, in costante sofferenza su Strefezza, Kulusevski, sostituito all’intervallo, entrambi a quota 5,1, Barillà e Gervinho, che condividono un poco lusinghiero 5,2. Anche se i sostenitori ducali hanno individuato in D’Aversa il principale responsabile della sconfitta come testimonia l’inappellabile 4 rifilatogli in pagella.