I prossimi allenamenti chiariranno se almeno uno tra Barillà e Kucka riuscirà a recuperare altrimenti si prepara il cambio modulo
La speranza è che almeno uno, se non entrambi, tra Barillà e Kucka (ai box ci sono anche Grassi, Scozzarella e Dermaku che per motivi diversi difficilmente partirebbero dall’inizio) riesca a recuperare in tempo per la trasferta contro la Lazio in programma domenica sera all’Olimpico. In caso contrario il tecnico D’Aversa, in totale emergenza a centrocampo, sarebbe costretto a studiare valide alternative al suo modulo prediletto.
COPERTA CORTA. Il 4-3-3 si salverebbe solo con l’arretramento di Kulusevski e l’inserimento di Sprocati nel tridente. Mossa azzardata e rischiosa perlomeno in avvio, memori della lezione dello scorso anno (ricordate Biabiany nel ruolo di mezzala?), per una questione di equilibri e di mantenere possibili soluzioni dalla panchina in corso d’opera. Le bizze di Karamoh, pressochè impossibile un suo utilizzo dal 1′ a Roma, e l’esclusione di Siligardi dalla lista tolgono due possibili opzioni nel reparto avanzato in cui si chiederanno gli straordinari al duttile jolly svedese.
3-4-1-2 IN RAMPA DI LANCIO. Gli ingressi di Pezzella e Cornelius nell’ultima sfida casalinga con il Cagliari avevano permesso il passaggio al 3-4-1-2 in un cambio repentino nel tentativo di acciuffare il pareggio. Un piano rovinato dall’errore di Gagliolo che poco dopo aveva spianato la strada al tris di Simeone in contropiede. Ma l’ipotesi, in caso di forfait di Barillà e Kucka, non è assolutamente da scartare perchè esalterebbe le qualità sulle fasce di Darmian e Pezzella e porterebbe Kulusevski in una posizione più centrale, a disturbare Leiva in regia, alle spalle di Inglese e Gervinho.
CAMBI IN CORSA. Che, a seconda delle esigenze e dei movimenti del prodotto delle giovanili dell’Atalanta, può trasformarsi in 3-5-2 per annullare la superiorità numerica della Lazio in mediana o nel più spregiudicato 3-4-3 qualora si cercasse di più l’ampiezza del campo.
CLASSICO 4-4-2. Detto che Hernani e Brugman rappresentano la cerniera a due in mezzo si potrebbe pensare anche al classico 4-4-2 senza variare gli interpreti. Dove Pezzella da esterno alto a sinistra darebbe una mano in fase di copertura a Gagliolo per frenare le scorribande di Lazzari, e Kulusevski sull’altro lato avrebbe il compito di supportare attacco e centrocampo, stretto nella morsa dei vari Luis Alberto, Leiva e Milinkovic. Favorendo le sovrapposizioni in corsia di Darmian che nel debutto di domenica ha dimostrato di possedere già buona gamba e tanta qualità.
COSI’ IL PARMA SENZA BARILLA, KUCKA E GRASSI
3-4-1-2: Sepe; Iacoponi, Alves, Gagliolo; Darmian, Hernani, Brugman, G.Pezzella; Kulusevski; Inglese, Gervinho
4-4-2: Sepe; Darmian, Iacoponi, Alves, Gagliolo; Kulusevski, Hernani, Brugman, G.Pezzella; Inglese, Gervinho
4-3-3: Sepe; Darmian, Iacoponi, Alves, Gagliolo (G.Pezzella); Kulusevski, Brugman, Hernani; Sprocati, Inglese, Gervinho