Il bomber in un’intervista tesse le lodi a società e tecnico: “Faggiano è in gamba, D’Aversa lo stimo da tempo, Pizzarotti sta facendo un grande lavoro”
Matteo Guazzo ha scelto di rimanere vicino a Parma anche quando dal Parma è andato via. Gioca nel Borgo San Donnino, in Eccellenza, e per queste categorie rappresenta un lusso. “Vivo a Parma da tre anni con la mia compagna, stavo cercando una sistemazione nei dintorni, Borgo San Donnino mi ha fatto una buona impressione. Una nuova società con l’obiettivo di fare bene – dice Guazzo a Gazzetta di Parma -. Abitando in zona vorrei vedere il Parma allo stadio, la piazza merita questa categoria”.
“Mi capita spesso di sentire Lucarelli e Iacoponi (suo compagno all’Entella) ma non voglio disturbare nessuno. Il mio lavoro a Parma l’ho fatto, adesso tocca ad altri che stanno facendo molto bene. Faccio i complimenti alla società e al presidente Pizzarotti per la scalata, a Faggiano che è molto competente, a D’Aversa che stimo da sempre. La conferma di Inglese è stato sicuramente il colpo del mercato, credo che così la squadra possa togliersi delle belle soddisfazioni”.
“Rimpianti? non ne ho, venivo dalla Serie B e logicamente mi sarei aspettato di più. Potevano darmi l’opportunità di dimostrare appieno il mio valore. Ma sono fiero di aver contribuito a portare il Parma nelle serie più consone”.
“Ricordi? Il gol promozione contro il Delta Rovigo e le lacrime a Milno quando mi dissero che la mia avventura sarebbe finita. In futuro posso dire ai miei figli di aver giocato con il Parma. Da grande? Finché riesco a segnare qualche gol vado avanti, mi piacerebbe fare il direttore sportivo”.