La Gazzetta di Parma analizza il quinto exploit esterno degli uomini di D’Aversa che espugnano anche la Dacia Arena e salgono a quota 28 in classifica
Meglio di così il Parma non poteva riprendere il cammino nel girone di ritorno. A Udine si è rivista la stessa squadra grintosa, compatta e con le idee chiare già capace di raccogliere ben 25 punti nella prima metà della stagione. Inglese, Gervinho e Sepe i protagonisti assoluti del quinto successo esterno che proietta i crociati nella parte sinistra della classifica.
PRIMO RIGORE. A sbloccare il risultato è il primo rigore stagionale trasformato da Inglese e concesso con l’aiuto del Var a cui non sfugge lo sgambetto di De Paul ai danni di Gervinho. L’Udinese prova ad imbastire una reazione affidandosi solo alla verve di De Paul non supportato dai compagni poco lucidi e farraginosi. Nessun rischio fino all’intervallo anche se è mancato il guizzo per provare a siglare il raddoppio della tranquillità.
LA LEGGE DELL’EX. In avvio di ripresa la palla buona capita sui piedi di Inglese che spara tra le braccia di Musso e poco dopo i padroni di casa ne approfittano pareggiando i conti di testa in mischia al termine di un’azione convulsa con l’ex Okaka, al suo debutto in maglia bianconera. La partita si accende all’improvviso: Biabiany spara incredibilmente alle stelle il perfetto assist di Gervinho poi Sepe è provvidenziale sull’incornata di Lasagna e sul tiro a giro di De Paul.
GERVINHO DEVASTANTE. Dal successivo corner il Parma riparte in maniera magistrale con la splendida apertura di Stulac per l’imprendibile Gervinho che si invola verso l’area, salta Musso e deposita in rete a porta sguarnita. Ancora Sepe e il palo negano la gioia a De Paul nell’ultima vera emozione della Dacia Arena. Il Parma ci ha messo fisico, grinta e determinazione, gli ingredienti necessari per imbrigliare gli avversari spesso costretti a giocare male.